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La scuola elementare

 

"Le scuole dal Municipio di Valdagno vennero fabbricate su terreno della Prebenda Parrocchiale senza alcun beneficio di questa.

Il motivo fu posto chiaro. 

Qualora la scuola dovesse per qualsiasi motivo venir chiusa, cioè non si impartisca più l'istruzione ai fanciulli della Frazione, la Prebenda immediatamente, senza rifusione alcuna, per non aver mai avuto niente dal Municipio, passerà assoluta proprietaria del fabbricato senza dovere, se crederà, di restituirlo fosse pure per lo scopo segnato.

NB. Fabbricate circa il 1890". 

(Don Carlo Soga - Libro cronistorico della parrocchia, 1927)

 

Presto avremo una nuova scuola

(dal "Giornalino Scolastico" 1959 - Grigolato Luciano cl. VI)

 

Verso la fine di ottobre (1958) alcuni muratori mandati dal Comune di Valdagno, sono venuti a Cerealto per costruire la nuova scuola.

Essi, appena giunti, hanno eretto una stecconata tra il cortile della vecchia scuola e quella che sorgerà. Ciò per impedire che i bambini si spingessero a giocare sotto le mura in costruzione.

I muratori hanno poi portato, con camion: sassi, calce, mattoni, assi. Dopo aver preso molte misure, hanno tracciato delle linee. Seguendo le stesse hanno fatto il solco entro il quale hanno costruito le fondamenta con sassi e calce.

Giunti a un metro e mezzo di altezza, da terra, hanno eretto delle impalcature per proseguire nella costruzione dei muri. Per ore ed ore ho assistito, interessato, ai lavori.

Essi, con la cazzuola, hanno spalmato calce, vi hanno pazientemente posto sopra mattoni e sassi.

Costruiti cinque metri di muro, in altezza, hanno preparato l’impalcatura per fare il pavimento del primo piano.

Costruito quest’ultimo, hanno dovuto sospendere i lavori a causa del freddo sopraggiunto: col gelo la calce non fa presa con le pietre.

Il proseguimento della costruzione della nuova scuola avverrà con l’inizio della buona stagione.

 

 

sinistra: scuola vecchia destra: ampliamento

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L’inaugurazione della nostra Scuola

(Dal "Giornalino Scolastico" 1960 - Zarantonello Giovanna - cl.VI)

 

Il giorno 3 gennaio 1960 è stata inaugurata la nostra scuola. Durante la notte pioveva e io pensavo con tristezza alla festa vicina. Invece, al mattino, il cielo completamente sereno e il sole limpido davano un aspetto più bello e più allegro al nostro piccolo paese

Alle ore otto mi sono avviata verso la scuola che era stata riordinata: avevano messo all’entrata una nuova porta in legno chiaro e dopo questa una seconda di vetro. Nella nostra aula avevano affrescato nuovamente in giallo le pareti fino a un metro e venti di altezza. Su ogni finestra avevano messo una bandiera tricolore e dei bei vasi di primule.

Altre bandierine erano attaccate ad un lungo filo e formavano archi attraverso il cortile e la strada. Il comune aveva portato tante belle piante ornamentali, sono state messe nell’atrio e sui pianerottoli della scala. Le nostre insegnanti hanno legato un nastro tricolore attraverso l’entrata e hanno dato le forbici ad uno scolaro. Finalmente, verso le dieci e mezzo, le macchine sono giunte.

Noi attendevamo nel cortile battendo le mani. Intanto la folla aumentava. Una bambina ha offerto un mazzo di garofani rossi al Ministro (1) ringraziando per la bella costruzione. Monsignor arciprete (2) di Valdagno ha benedetto l’edificio.

L’Onorevole Rumor, dopo aver tagliato il nastro tricolore, ci ha parlato con affettuoso calore, era molto contento e commosso per la nostra cordiale accoglienza, per la bellezza dell’edificio e l’incantevole panorama, era infatti una splendida giornata di sole, i monti si stagliavano nitidi nell’azzurro del cielo e una coltre bianca copriva le colline circostanti.

Ci ha raccomandato di rendere la nostra scuola ancora più bella con la bontà e la diligenza. Poi è entrato a visitare le aule. Intanto noi cantavamo gli inni che avevamo imparato. Alla partenza ci siamo immensamente divertiti a sventolare i fazzoletti in segno di evviva. Sono sfilate davanti a noi più di trenta macchine.

Questo giorno sarà vivo dei ricordi più belli e più cari per il mio paese. Noi scolari sentiamo il dovere di esprimere tutta la nostra gioia, la nostra riconoscenza e gratitudine al Signor Sindaco (3)e a tutte le altre autorità che si sono interessate a darci una così bella costruzione.

(1) On. Mariano Rumor – ministro dell’Agricoltura (2) Monsignor Giuseppe Sette (3) Avv. Rolando Spanevello

La scuola venne definitivamente chiusa al termine dell'anno scolastico 1987/88

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Arredi e materiale didattico "de na volta"

Vecchia aula scolastica